mercoledì 31 dicembre 2014

Il Verbo secco quotidiano è..

Maverick vs Iceman

Ieri sono uscita presto. Con agilità sopraffina sono saltata sul mio Bmw e mi sono messa in marcia. Non avevo una meta definita e non so perchè, non so quale sottile associazione potesse sussistere, ma mi sentivo tanto Maverick di Top Gun. Penso nascesse dal fatto che ho iniziato a masticare un chewing-gum. E io adoro il modo in cui, con sguardo altamente - beffardo - il classico di colui che prende in giro, Mav ascolta Iceman che spiega che...c'è posto solo per i migliori..e lui, imperterrito, mastica. E ciò che mi piace è che si percepisce perfettamente la rigidità complessiva di un volto in cui si ha il solo movimento secco e altrettanto rigido dei muscoli della mandibola.
E più masticavo, più la gomma si induriva, più il mio atto masticatorio diveniva fermo e per sole ganasce efficienti, il buio avanzava e sulle note di Faded e Can't stop playing che a ripetizione suonavano nell' abitacolo, percorrevo, tragicamente e tristemente, il corso cittadino, osservando questi esseri ameboidi che passeggiavano, insignificanti e nulli, con sciarpa, guanti, cappello e pinne. E sembravano felici, sorridenti e baldanzosi, mentre ancora una volta credevano di vivere. Le vetrine e le luci, il profumo di caldarroste e i primi sacchi per la differenziata della sera costituivano la scenografia, ma io, ovattata nel mio melodioso inside di 26° ero solo spettatrice, ancora una volta, di una scena per me inquietante, tendete all'assurdo, al limite tra un circo e un hotel a cinque stelle gestito da soli nani...certo se avessi fatto subentrare Vivaldi forse si sarebbero risollevate le sorti dello spettacolo, ma il primo atto è quello in cui si gioca il tutto. Se vado a teatro ma il primo atto non vale esco.

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