giovedì 1 gennaio 2015

Il verbo secco quotidiano è..

Bagordi di fine anno.

Stamattina sono stata svegliata presto. Era una voce baritonale quella che sentivo, possente e cupa. Niente di sconosciuto, era solo il mio fegato che lanciava l'ennesimo SOS; e in più stavolta chiedeva pure di affittare una quadrupla per i suoi cari depositi di colesterina relegati in cistifellea. E poi parlano di crescita zero..No, no, i miei cristalli di colesterolo in colecisti non risentono del fenomeno. Effettivamente ci vuole tanto troppo coraggio ad assassinarsi come me. Mi rammarica solo il fatto che non fossi sul Canadian-express, sennò facevo terno. Le quantità di cui parlo, di fatto, non sono ingenti,(lo stomaco non si riempe completamente e nemmeno per metà)..Si tratta proprio della scelta certosina e oculata delle pietanze..Dunque veniamo ai fatti: appena tornata a casa ho preparato un caffè di media intensità per stimolare la salivazione. Preparata la tavola ho cominciato a pensare cosa avessi di tossico e/o indigesto..ho fatto la scelta credo migliore: ho mangiato, cari semper fidelis lettori, un quarto di panetto di pastafrolla Buitoni cruda, sostenuta da pancarrè e integrata da una buona dose di burro di arachidi, al cucchiaio ovviamente..non mi avventuro nel calcolo delle effettive quantità e calorie, anche perchè, visto che Gigi d'Alessio ancora cantava, mi sono intrattenuta aggiungendoci un pezzetto (realmente modesto) di pandoro, 4 datteri medjoul e un bicchiere di Averna crema amaro per umettare un po'... Le lenticchie sono ancora in ammollo. Buon anno!

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