giovedì 22 gennaio 2015

Il Verbo poeta quotidiano è..

La giostra

Ho fatto un sogno un po' inquietante,
forse alquanto delirante.
C'era una stanza assai, assai capiente
e dentro tanta, tanta gente..
Ben vestiti ed acconciati,
uomini e donne danzavano abbinati.
Una pedana rotante faceva da pavimento,
ma ogni coppia ruotava a sè con un opposto movimento.
E c'era tanta confusione, troppa per la mia mente,
perchè c'era tanta, tanta gente..
Alcuni volti eran celati, mascherati o ben dipinti
e al primo impatto mi dissi che eran finti.
Sguardi assenti, sguardi vuoti,
i manichini avean occhi sì aperti ma volti a punti assai remoti.
Sullo sfondo un triste pianoforte
allietava questa bizzarra scena di morte,
ma nessun musicista, nessuno spartito,
perchè ogni tasto era un mio dito.
La soave melodia è la mia canzone preferita,
e io mi godo la festa divertita.

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