giovedì 10 settembre 2015

Il Verbo secco quotidiano è


L'uomo con la valigetta.

Sì, l'oroscopo di settembre diceva proprio così. Avrei dovuto incontrare un uomo con una valigetta. Ma non una valigetta piena di dollari, di fottutissimi 100.000 verdoni...ancora non faccio il corriere espresso tra Lugano e Malpensa...bensì una valigetta con tutti i pezzi della mia personalità. Una personalità disgregatasi piano piano, nelle varie circostanze e/o mie peripezie esistenziali, ma che, per fortuna, costui, da bravo pedinatore indifferente della D.I.A, aveva provveduto a raccogliere e conservare per poi farsi vivo in questo settembre 2015. In effetti era proprio ben allenato per star dietro a me, Io che da assennata studente di patologia medica, previo mini rally tra diritto privato e costituzionale, mi sono dirottata verso una fantomatica attività di promotrice assicurativa, per poi iniziare a tradare e stare short e long...e come se non bastasse bazzicavo al brico per un areatore maschio da 24, col commesso che mi chiedeva se era per un regalo...e poi scrivere poesie sul blog..ma si può?
Ci vorrebbe coerenza nella vita.
Ma per fortuna il segugio pare abbia raccolto i pezzi della mia facies multiforme e poliedrica, di questo giullare di corte che zompetta baldanzoso tra le chicanes della vita...
Il problema è che io non sono mai stata un asso coi puzzle, preferivo le biglie...
Anche perchè, caduto un pezzo per terra, io buttavo l'intero puzzle..e questo perchè, bene o male, sapevo già che nel prosieguo della mia modesta e banale vita, mi sarebbero cadute troppe volte le braccia....per cui, piegarmi già da piccola a raccogliere un insulso pezzo di puzzle?No.

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