venerdì 31 ottobre 2014

Il Verbo Arte quotidiano è..

Le Muse inquietanti



Opera del 1917 di De Chirico, Le muse inquietanti.

Andando oltre il Wikipedianesimo che ci dice che l'opera rappresenta due statue classiche inserite in un contesto irreale in quanto a sx compaiono 2 ciminiere non funzionanti (De Chirico rifiuta la modernità) mentre a dx vediamo il castello di Ferrara; la piazza è pavimentata in legno, quasi un palco; le statue sono senza testa e le luci calde e le ombre nette e ci evidenzia l'antitesi tra passato e presente..

Io vorrei far notare come il carattere irreale, onirico dell'opera sia piuttosto evidenziato dal fatto che la scena sembra una Stanza di giocattoli, con costruzioni, casette, bambole..solo un sogno per l'ormai adulto De Chirico e i colori caldi e netti sono i colori che vede il bambino De Chirico, ancora non sconfortato e depresso dal grigiore della vita. Il pavimento in legno è il classico pavimento della soffitta nella quale avrà trascorso l'infanzia e  le "Muse" sono le bambole con le quali avrebbe voluto giocare ogni maschietto da piccolo, Freud dixit..ma sono senza testa perchè il piccolo Giorgio è riuscito a negare il prevalere della tendenza femminile; inquietanti per la paura di cedere ancora all'istanza femminile.
L'ordine e il silenzio dell'opera contrastano con la confusione che domina in una reale stanza di giochi, ma essendo ormai solo il sogno di un adulto, è possibile riprodurre una scena di calma e tranquillità.

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